Sabato sera, finisco di lavorare alle 22.
Dopo un giorno passato in mezzo a bambini piagnoni intrappolati nei
carrelli, mamme esigenti e stressate che fanno domande a terremoto sugli orologi più in voga… No, non credo di aver voglia di tuffarmi nella movida notturna.
La tua migliore amica lo sa, ti viene a prendere al lavoro, ti porta a
casa sua e ti fa trovare bistecche impanate, insalata, birra e … tre film,
scegline uno.
Prima di parlare dei film, dovremmo parlare un attimo di Fede ma,
parlare di Fede in poche righe non è così facile. Non si può riassumere. Forse
esistono solo due parole in grado di racchiudere lo spirito di Fede, una è
inquietudine, l’altra è sorella. Non sono esaustive, ma tanto su Fede ci torniamo.
Magari i tre titoli dei film vi diranno qualcosa di più su di lei
1.
Quel che resta del giorno di James Ivory
2. Melancholia di Lars von Trier
3.
Love Story di Arthur Hiller
Dopo attenta considerazione, scegliamo Melancholia, con l’approvazione del gatto.
Le prime immagini sono incredibili, Wagner in sottofondo e Kirsten Dunst che tenta di liberarsi da un vestito da sposa che si trasforma in dei lacci che la tengono avvinghiata alla terra. Poi comincia la storia, divisa in due parti: prima parte Justine, seconda parte Claire.

Mentre guardavamo il film, Benny ci sorvegliava dall’alto.
Non vi svelo il finale, il film è molto lento, ma è un piacere per gli
occhi. Per chi volesse saperne di più cliccate sul link del film.
La cosa più bella di questo sabato sera è stato osservare come il
gatto se ne freghi della malinconia e pensi solo a mangiare i Fonzie dal tuo
sacchetto, a farti un po’ di fusa, e ad addormentarsi addosso alla sua
padroncina.
Ti stimo tanto, ma c’è da pensarci, caro Lars.
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