martedì 28 agosto 2012


Ho finalmente comprato i biglietti per Scozia e Irlanda.
 
 
 

Era un sogno per me mettere i piedi sulle terre dei Celti, dove religione e magia si mescolano, dove fate e gnomi hanno diritto di cittadinanza.
So che non devo nutrire aspettative, che la realtà è sempre un po’ diversa da come ce la immaginiamo.

 


Ma questo non è ciò che ci insegnano da bambini.

 
Le fiabe, i sogni, il mito: non è da questo brodo che ci nutriamo a grandi sorsi (per imposizione degli adulti!) quando cominciamo a muovere i primi passi? Come se nutrire la fantasia e l’immaginazione fosse importante tanto quanto soddisfare la fame fisica?

 





 Anche chi si è scontrato con la più cruda e abietta realtà sa bene che la vita la costruiamo giorno per giorno prima di tutto dentro alla nostra mente. Ed è per questo che non dobbiamo smettere di nutrirla, di stimolarla, per non perdere la capacità di entusiasmarci freneticamente e contro ogni buon senso, anche solo per una sciocchezza, proprio come quando eravamo bambini.

Per non perdere lo spirito critico e ribelle di quando eravamo lontani dalle logiche del tornaconto, e avevamo più di un pensiero felice per volare fuori dalla finestra  insieme a Wendy.









 

 
 

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