mercoledì 10 ottobre 2012

E così sono finite le mie vacanze.
Che poi proprio vacanze non sono state. Diciamo che sono trascorse due settimane dal mio ultimo post, forse suona meglio.
E diciamo che in queste due settimane ho preso cinque aerei, sono stata a Londra, poi a Galway, poi a Dublino, poi ho attraversato da sola l'Irlanda in pullman, per poi spostarmi in Scozia (anche lei attraversata in pullman da sud a nord) dove ho visto Edimburgo, Glasgow, Loch Ness e le Highlands.
Ho portato con me pochi vestiti, l'orologio di una persona speciale e un cuore un po' ammaccato. Sono tornata con una valigia in procinto di esplodere con dentro cartoline, libri, sassi, piccoli oggetti insignificanti ma indispensabili, e le stesse cose le ho infilate  dentro al cuore, i cieli, il blues bar, i ragazzi che viaggiano da soli, così tante che ora sono tutte ammucchiate e non so bene dove metterle.
Non c'è molto altro da dire, se non che ho conosciuto molte persone provenienti un po' da tutti gli angoli del mondo e ognuno di loro, anche quelli con cui ho parlato per soli cinque minuti, mi ha fatto un piccolo regalo, soprattutto quelli che so che probabilmente non vedrò mai più.
Spero di riuscire a custodire dentro di me questi regali il più a lungo possibile per poter affrontare l'inverno che sta per cominciare.
Ma ciò che mi resta davvero, e che alla fine resta sempre, è un vento che soffia forte dentro me e che arriva da lontano.
Non vedo l'ora di tirare di nuovo fuori la mia valigia, e di scoprire dove mi porterà.

 

 
 




 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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